Antiche tracce di vita:
FERROVIA
BRIBANO-AGORDO
'era
una volta la ferrovia BRIBANO - AGORDO ...
La necessità di un collegamento
adeguato tra l’ agordino e la Val Belluna viene da molto lontano, ma la
spinta decisiva si può dire sia stata data grazie allo sfruttamento
delle miniere di
valle Imperina.
L’ estrazione del minerale di pirite iniziò parecchi secoli prima, ma
verso la fine dell’ 800 e soprattutto agli inizi del ‘900, quando
subentrò la Montecatini, il trasporto con carri e cavalli era del tutto
insufficiente ed iniziò così a diffondersi l’ idea di una ferrovia che
collegasse Agordo alla rete FS.
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Le miniere di di pirite della Valle Imperina
presso Agordo - FUCINE.
I lavori iniziarono nel 1922 e
durarono fino al 1925. Nel tratto da Bribano a la Muda la costruzione
risultò abbastanza agevole, anche perché per lunghi tratti si sfruttò
parte della sede stradale, mentre oltre fu assai arduo proseguire, e si
rese necessaria la messa in opera di gallerie e viadotti. Nel frattempo
furono costruite anche le stazioni, nove in totale, denominate
Bribano, Sedico-Landris, Roe,
Mas-Sospirolo, Peron, La Stanga, La Muda, La
Valle-Rivamonte ed Agordo, e vari caselli. Per la produzione
della corrente necessaria alle locomotive si costruì inoltre un impianto
idroelettrico nei pressi di Mas, costituito da una piccola diga che
deviava l’ acqua alla centralina della località Sass Muss, situata sulla
destra del torrente. Qui sorgeva anche un impianto per la produzione
dell’ ammoniaca, che utilizzava per il processo di sintesi parte della
corrente prodotta dalla centrale. La spesa, a carico della Montecatini,
fu di dieci milioni di lire dell’ epoca, e fu sovvenzionata dallo Stato
con sussidio annuale di 50.000 lire per una durata promessa di 50 anni.
L'inaugurazione
avvenne l'11
Gennaio 1925, la linea era percorsa principalmente da treni
misti, costituiti cioè contemporaneamente da carri merci e carrozze. I
carri merci trasportavano in genere pirite estratta da valle Imperina,
legname dell’ agordino destinato alle segherie di Sedico, ammoniaca
caricata a Roe su carri cisterna, ed infine alcune delle materie prime
per lo stabilimento della Calce Sois di Roe Alte. In via del tutto
eccezionale, per importanti feste o manifestazioni che si tenevano in
Agordo, come la festa di S.Pietro, venivano formati treni straordinari
costituiti da sole carrozze viaggiatori, e negli anni ’50 furono
addirittura attivate delle corse dirette da Agordo per Padova e
viceversa, espletate a mezzo di automotrici FS. Secondo l’ orario datato
23 maggio 1954, il tempo di percorrenza era di circa un’ ora, e nell’
arco di una giornata, a seconda dei periodi, si potevano avere 5-6
coppie di treni.
Nelle foto che seguono, viene immaginato un viaggio virtuale come ai bei
tempi, salendo sul trenino Bribano-Agordo, seguendo la mappa e
passando per le 9 stazioni che separavano le 2 località ammirando le
bellezze dell'alta valle alpina!
Per vedere le foto clicca qui:
IL TRENINO
Nel 1907 la
Società Montecatini, con Sede a Milano,
progetta una ferrovia a scartamento ridotto sul percorso Bribano-Agordo, pe ril trasporto del
legname e di altro materiale; nel 1911, prospetta la realizzazione di una
ferrovia a scartamento normale, che avrebbe evitato il trasbordo delle
merci, ma il progetto rimane sospeso per lo scoppio della guerra del
1915-18. Solo nel 1921 la Società Montecatini, a mezzo della sua Società
Anonima Industrie Ferroviarie
(S.A.I.F.), diretta dagli
ingegneri Calisse
e Alfieri, ottiene la concessione, e nel 1922, l’approvazione del
Ministero dei Lavori Pubblici.
Tra il
1922
eil
1925
la Società Bellunese Costruzioni Civili dà vita al
tratto ferroviario Bribano-Agordo
(Km 29), che deve percorrere gran parte
del tragitto accostando il torrente Cordevole. Per risolvere le difficoltà
incontrate dopo il paese La Muda, si scavano ben cinque gallerie. Per fornire
l’energia elettrica occorrente ai locomotori si costruisce inoltre, in
località
Sass Muss, una centrale alimentata dall’acqua del torrente
Cordevole. In località
Prà Vedana
si costruisce infine una piccola diga
per deviare l’acqua verso un apposito canale.
Lungo il tracciato della ferrovia compaiono ben dieci piccole case
cantoniere e otto stazioni - Bribano, Sedico, Roe, Mas, Stanga, La Muda,
La Valle, Rivamonte, Agordo
- tra cui tre - Bribano, Mas, Agordo –
spiccano per la loro importanza: Bribano riceve tutta la merce dalla
Ferrovia dello Stato, nonché i viaggiatori che devono proseguire per l’Agordino;
la stazione di Mas-Sospirolo consente la deviazione di merci e viaggiatori
per Belluno e Sospirolo; ad Agordo sono collocati direzione e uffici per
la manutenzione ferroviaria.

L’ 11 gennaio 1925 la linea
iniziò il servizio regolare con treni viaggiatori, composti di carrozze a
due assi e terrazzini. I treni merci di minerali erano composti a Le Campe.
A quei tempi la società Montecatini spende per la costruzione ben dieci
milioni di lire e viene sovvenzionata dallo Stato con un sussidio annuo di
circa cinquantamila lire, al fine di facilitare il trasporto della pirite
– estratta dalla
valle Imperina, nelle vicinanze della stazione
La Valle-Rivamonte, - del legname di cui è ricco l’Agordino e di altre merci,
che prima della comparsa della ferrovia, venivano trasportate dai
carrettieri con carri e cavalli.
L’11 Febbraio 1925, presenti autorità, dirigenti della Montecatini,
cittadini, il vescovo Mons.
Giosuè Cattarossi, che impartisce la
benedizione, si inaugura la nuova tratta e il trenino (così è sempre stato
chiamato da tutti) compie il suo primo viaggio, con partenza a Bribano,
sosta ad ogni stazione, tra l’entusiasmo della gente accorsa per questo
tanto atteso avvenimento, e arrivo – alle 11.30 – alla stazione di Agordo,
in mezzo ad una grande folla proveniente da tutto l’Agordino.
Per questa vallata il treno costituisce presto un’immensa risorsa: oltre
al traporto di pirite, legname, merci varie, da comodità a chi deve
scendere dai paesi alti dell’Agordino per recarsi a Belluno o a Bribano
per prendere il treno dello Stato e non può che servirsi, altrimenti, dei
carri trainai dai cavalli -quasi un lusso- oppure dei propri piedi! Salire
ad Agordo e scendere alla stazione di Mas-Sospirolo, per trovare qui
un’autocorriera della
ditta Buzzatti che porta direttamente a Belluno,
facilita gli spostamenti della gente e soprattutto dei ragazzi che
terminano le elementari e desiderano continuare a frequentare la scuola a
Belluno.

Ponte MAS passa
il trenino diretto verso AGORDO, con 2 carrozze passeggeri e 4 carri
merci. Locomotore Lb1 equipaggiato
con 4 motori da 130 HP. (ex archivio Compagnia Generale di Elettricità.
Ma il
trenino color verde, con un locomotore e due o tre carri merci più due
vetture per passeggeri (con sedili in legno per la terza classe e
ricoperti di velluto in un piccolo scompartimento per la prima classe) è
soprattutto un mezzo piacevole e capace di offrire allegria alla gente per
tutto il suo tragitto, poiché sembra quasi un giocattolino, in mezzo alla
maestosità della vallata del torrente Cordevole con le sue acque limpide:
chi vi sale rimane affacciato ai finestrini lungo tutto il viaggio,
godendo delle bellezze della natura… e dei lunghi fischi che il piccolo
treno dà ad ogni fermata – ogni due o tre Km – con cui raccoglie o fa
scendere i suoi viaggiatore carichi di sacchi, cesti, gerle.
Il
simpatico veicolo viaggia per trent’anni, fino a quando – il 24 Novembre
1955 - , per l’esaurirsi della pirite di Valle Imperina, la forte
diminuizione dei viaggiatori e la concorrenza delle numerose autocorriere
che la ditta Autotrasporti Buzzatti impegna sulle tratte Agordo-Belluno e
Agordo-Bribano dopo l’ultima guerra, la società cessa l’attività, nel 1956
viene poi smantellata la linea elettrica e si procede alla vendita di
stazioni, case cantoniere, terreni.
Il
16 novembre 1955,
dopo appena un trentennio di vita, causa lo scarso traffico passeggeri,
la spietata concorrenza dei Pulman e il progressivo esaurimento della
miniera di valle Imperina, chiusa poco più tardi, la nostra ferrovia
andò verso un triste destino. Il 24 Novembre 1955 la
SAIF cessò infatti il servizio
regolare, e dopo pochi mesi, nel 1956, la linea fu completamente
smantellata, senza quindi nessuna speranza di riapertura, per un periodo
continuò un servizio sostitutivo Bribano_agordo a mezzo delle
corriere della ditta Buzzatti.
Oggi a
memoria della linea ferroviaria restano solo le gallerie (utilizzate come
percorso di emergenza dopo l’alluvione del 4 Novembre 1966), le stazioni
trasformate in case private, ma soprattutto un nostalgico ricordo,
perché la ferrovia a scartamento normale Bribano – Agordo era per noi la
nostra ferrovia.
© Cassol
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