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Antiche tracce di vita :

 OSTERIE

 pur non essendo mai stato un assiduo frequentatore di osterie, ne ho comunque subito il fascino per quell’atmosfera gioviale di amicizia e di socialità popolare che solo li si poteva trovare.


Mi ricordo quella del mio paese, costituita da piccole sale, dove normalmente nella prima c’era il classico bancone per la mescita del vino, gelati e coloniali, quattro tavoli in mezzo con le sedie impagliate e panche per sedersi e nell’angolo la stufa a legna per scaldarsi; nella seconda sala la vendita dei generi alimentari con frutta e verdura , all’entrata la cabina del telefono pubblico, cesso all’aperto nell’angolo del cortile! all’interno a ogni ora del giorno un variopinto campionario di gente che solo nei piccoli paesi di montagna si potevano incontrare, molti nomi, molti volti alcuni dei quali sbiaditi anche nel ricordo, belle suonate di fisarmonica accompagnate da numerose voci, chi faceva da “primo” chi da “secondo” e chi da “basso” interrotte spesso dalla richiesta “oste, daghe da bere ai sonador!”. 


Alla Domenica poi giù in paese per la Messa, in Inverno fuori nevicava a larghe falde, dentro l’osteria solo allegria e buon umore, qualcuno giocava a carte, il tavolo per la morra, nell'angolo in alto la prima televisione del paese per vedere "Lascia o raddoppia", il caminetto acceso che crepitava di legna scoppiettante, ogni tanto qualche problema di fumo per chi sedeva sulle panche della "ritonda". Subito dopo Messa l’invasione, sembrava impossibile ma ci stavano tutti in meno di cinquanta metri quadrati! magari in chiesa (più spaziosa), si sentivano stretti , ma li ognuno trovava il posto per appoggiare il bicchiere, per scambiare quattro chiacchiere fino, e oltre l’ora di pranzo. Davanti a un buon bicchiere di vino, bianco o rosso non importa, ci si sentiva tutti primi ministri, presidenti, vescovi e teste coronate, se poi si parlava di pallone o di ciclismo, apriti o cielo!

San Gregorio anno 1954 - Da sinistra: Giovanni Luca, Bepi Balest, Giancarlo Centeleghe, Giorgio Argenta e l'ultimo Rizzieri Argenta.


Qualche volta purtroppo volava qualche bestemmia, normalmente le solite e alcune di improvvisata ispirazione, il pittoresco e ricco linguaggio dei vecchi del paese si mescolava a quello più spigliato dei giovani che peraltro aggiungevano al dialogo nuovi termini di vita quotidiana e di lavoro. Ormai sono sparite le grandi ubriacature che contrassegnavano certi pittoreschi personaggi paesani, buongustai dal naso paonazzo. Si potevano distinguere, allora come al giorno d’oggi, la
“cioca allegra", la “cioca arrabbiata", i “cicloni” dall’effetto devastante e finale imprevedibile  e la “cioca canterina", in gioventù ho conosciuto osterie di di paese, di collina e di montagna di tutta la valbelluna, penso ai diversi paesi delle nostre vallate dove diverse osterie hanno dovuto chiudere precludendo un buon mezzo per stare in compagnia.
 

Non c’era solo vino all’osteria, c’era molto, molto di più!  

  Vecchie Osterie de Roncoi

A proposito di vecchie osterie in quel di Roncoi, ricordiamo l’osteria di Giovanni Tonet (Nani Tonet al caregheta), situata n ella prima casa che si incontra a sinistra salendo dopo la chiesa di Roncoi. L’Osteria dai “Luca” che si trovava all’incrocio in prossimità delle vecchie scuole elementari di Roncoi , ed era gestita dalla famiglia. Questo esercizio disponeva negli spazi prospicenti l’osteria , di un campo per il  gioco delle bocce e dei tavoli fissi in pietra per il gioco della morra, allora molto in voga. Verso la fine degli anni trenta , Benvenuto Centeleghe (Aldo) gestiva presso la casa ora di propietà della famiglia Miotto, all’inizio di Roncoi, un Dopolavoro, cioè un esercizio che di norma prevede per i fruitori, la tessera do socio.   E’ stato un locale in auge in quanto si prestava anche per il ballo, data la versatilità di Aldo, all’occorrenza abile suonatore di fisarmonica ed aiutato a volte da Tullio Mares che accompagnava alla batteria.Un altro dopolavoro è stato gestito, sempre in quegli anni, da Genoveffa Bortoluzzi e Tita Scola, si trovava sulla collinetta ora di proprietà della famiglia del Dott. Pignatti

Roncoi anni '30 - La vecchia osteria dai -LUCA-

Larin all'Osteria dai "Luca"                      Tavolo in pietra esterno dell'Osteria dai "Luca" per il gioco della Morra

Un altro negozio di generi alimentari era presente in località Ligont, precedeva quello quello che sarebbe stato poi di Silvio Cassol (bocal) nei pressi della vecchia latteria turnaria (Caselo de Roncoi), ed era gestito da Assunta Cassol moglie di Tiziano Cassol (Nani Crut) e madre dello stesso Silvio.

San Gregorio fine 800-la Trattoria Casanova situata nella vecchia struttura che ospitava fino ai primi anni 2000 la Taverna Alpina (oggi Leon de Oro)

Un altro esercizio era l’Osteria di Carazzai (Carahei) sempre negli anni 30 e che ha avuto tre gestion : La prima da una certa Domenica, successivamente sostituita da Selina ed Ettore Marchioro e quindi da Lucia Cassol oriunda di San Felice al monte. L’osteria era situata all’inizio di Carazzai, arrivando da San Gregorio , nelle case che furono di Emanuele Bortoluzzi. Disponeva anche questa di un campo di gioco per le bocce, che si trovava nel lato opposto della strada , in quello che è ora l'orto di Franco Cadorin. Anche qui si poteva ballare durante la gestione di Selina e Ettore.  

Altre attività commerciali di quel tempo

 

   Generi alimentari Cassol Silvio Libero di  Roncoi di San Gregorio, chiusura anno 1970)

2)   Frutta e verdura Carmela Pagnussat a Muiach di San Gregorio, chiusura anno 1970.

3)   Generi alimentari Clelia Colferai a Muiach di San Gregorio, chiusura anno 1971.                 

4)    Osteria Fiorindo Marchioro a Muiach di San Gregorio, cghiusura anni ’70.

5)     Macelleria Giuseppe Centeleghe (Bepi Parigi) a San Gregorio centro, chiusura 1977.

6)     Pompa di benzina Giuseppe Centeleghe (Bepi Parigi) a San Gregorio centro, chiusura anno  1977.

7)      Generi alimentaro Wilmo Tonet a Roncoi di San Gregorio nelle Alpi, chiusura anno 1980.

8)      Osteria -Al Ragno- di Wilmo Tonet a Roncoi di San Gregorio nelle Alpi, chiusura anno 1982,

9)      Panificio Angelo Castellan (poi Dal Piva Giovanni) San Gregorio centro, chiusura anno 1982.

10   Pompa di benzia Elso Argenta a San Gregorio , chiusura anno 1987.

11   Generi alimentari mercerie Cesare Bissacot a San Gregorio, chisura anno 1988.

12    Osteria Slongo Onore Velos di San Gregorio chiusura anno 1992.

13   Osteria Belvedere Amatore Cassol a San Gregorio centro anno 1992.

14   Generi alimentari Follin Lina a San Gregorio centro, chiusura anno 1997.

15   Elettrodomestici Gianluigi De Col a San Gregorio centro, chiusura anno 2003.

16   Taverna Alpina Diletto Corte a San Gregorio centro, chiusura anno 2012.

17   Bar Alpino Vieceli Aldo a San Gregorio centro, chiusura anno 2012.

18   Albergo monte Pizzocco a San Gregorio chiusura anno 2012.

19   Panificio Pol Federico a San Gregorio centro, chiusura anno 2018.

20   Cartoleria Sabrina Centeleghe a San Gregorio centro, chiusura anno 2022.

21   Frutta e verdura Ezio Cassol  ambulante col motocarro “Gilera”

22   Trattoria “La volpe” a San Gregorio centro

23   Osteria “Leon d’oro”  a San Gregorio centro

24   Locanda “Baita a L’arte” a San Gregorio, cessata

25   Generi alimentari Ketty dal Piva a San Gregorio

26   Pizzeria Tigelleria “La Capannina” Roncoi di San Gregorio, cessata

 

 Per vedere le foto clicca qui:


 

Per vedere  Osterie de CESIO:

 

 © Cassol Luciano tutti i diritti sono riservati