Antiche tracce di vita:
      
       Scuola 
      di Roncoi
      
      
      A suo tempo era una bella costruzione per un piccolo paese basato 
      sull’attività agricola e sull’emigrazione come Roncoi.La mia esperienza 
      risale verso metà anni ’50 alle scuole elementari che andavano dalla prima 
      alla terza tutti insieme in una classe unica.
      
      
      L’aula era molto spaziosa, conteneva l’armadio e la lavagna, i banchi di 
      scuola erano un tutt’uno con la sedia, piano di scrittura inclinato e in 
      alto il calamaio inserito dove si inzuppava la classica penna col pennino 
      che spesso e volentieri produceva delle macchie difficili da cancellare.
      
      
      
      Scuole elementari di 
      RONCOI 
      anni 1950- Erano i tempi del pennino e del calamaio, dei grembiulini neri 
      con il fiocco e della cartella, del castigo dietro la lavagna.
      
      
      Era riscaldata da una stufa a legna con ripiani in terracotta che 
      accendevamo la mattina insieme alla maestra e alimentata da noi ragazzi 
      .La scuola iniziava il primo Ottobre (San Remigio) e finiva verso metà di 
      Giugno, ci andavamo solo il mattino per 6 giorni e non c’erano mezzi di 
      trasporto all’infuori dello slittino nei mesi invernali e alla Maestra 
      davamo del LEI.
      
      
      Ogni mattina si recitava la preghiera, i voti erano annotati sul quaderno 
      dove qualche volta veniva inserita anche qualche nota e al ritorno a casa 
      quando i genitori controllavano il quaderno erano dolori, anche perchè 
      andava firmata. Sulla pagella, 
      divisa in tre trimestri , oltre ai voti, veniva scritto anche il giudizio 
      sul carattere e il rendimento scolastico.
      
      
      Al posto del zainetto, avevamo la cartella di cartone color marrone che 
      per i benestanti (non ero io) poteva essere anche di cuoio. Il portapenne 
      (astuccio) era in legno e conteneva solamente una penna, una matita, un 
      temperino, una scatola di pastelli e carta assorbente.
      
      
      
      Scuole di 
      Roncoi 
      negli anni '50.
      
      
      Nel mio caso, la maestra era la signora Norcen Costanza che saliva a Roncoi 
      da Santa Giustina con la sua vespa che parcheggiava dai Herich,con 
      qualsiasi tempo e in qualsiasi stagione.Insegnava tutte le materie e di 
      norma non cambiava per tutta la durata delle elemntari, noi ragazzi 
      dovevamo praticamente imparare tutto partendo da zero perché fino a quel 
      momento non avevamo mai tenuto in mano una matita.
      
      
      Un ricordo va pure all’olio di 
      fegato di merluzzo, era obbligatorio in Primavera e in Autunno, dicevano 
      che faceva bene. Ce lo dava la maestra e si faceva una grande fatica a mandarlo giù ma il peggio 
      era che probabilmente non riuscendo a digerirlo, veniva su il sapore 
      orribile fino a sera. Una vera pestilenza!igerirlo, veniva 
      su il sapere orribile fino a sera. Una vera pestilenza!       
      
      
      
      Scrivevamo con penna e calamio, c’era un unico libro (sillabario) e due 
      erano i quaderni, uno a righe e uno a quadretti. La scuola era dura e noi venivamo educati con maggiore severità rispetto ad oggi.Da qualche 
      anno la scuola è stata chiusa e trasferita nel capoluogo a San Gregorio, i bambini 
      vengono portati con il pulmino. Restano i ricordi!
       
      
      
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             © Cassol
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