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La scuola del Pescatore

 Tratto dal libro inedito di FRANCO VERDI 

Tra cronaca e storia: dall'antico lido di Magnavacca ai  sette lidi di Comacchio.

Storia dell'istituto marinaro di Lido degli Estensi

 Costruzione del primo nucleo sulla "Destra del canale di Porto Garibaldi"

Alla tragicità della situazione comacchiese, sensibile fu l'Ente Nazionale Assistenza Orfani dei Lavoratori Italiani (E.N.A.O.L.I.) (1), che si dichiarò disposto a costruire a Porto Garibaldi, un istituto ad indirizzo marinaro, il "Collegio del Pescatore", a condizione che il Comune di Comacchio concedesse la proprietà del terreno necessario alla sua realizzazione. Il 5 settembre 1951, la «Gazzetta Padana» titolava: Sorgerà a Porto Garibaldi l'asilo della "Catena della Fraternità".

Ieri sera la radio durante la trasmissione del suo notiziario delle 23.30, ha comunicato che l'Ente nazionale di assistenza pro orfani dei lavoratori ha disposto che coi fondi raccolti con la "Catena della Fraternità" sia costruito un asilo infantile a Porto Garibaldi presso Comacchio. La notizia, resa pertanto in forma ufficiale, rallegra la popolazione della zona che già contava sulla promessa istituzione e dissipa definitivamente i dubbi che si erano profilati in questi ultimi tempi e che avevano determinato non poca apprensione. E' noto infatti, che con nobile intento, la "Catena della Fraternità" voleva essere dedicata quest'anno a Comacchio per alleviare le miserie che affliggono quella popolazione e che appunto tale fine aveva ad essa procurato plebiscitaria e proficua adesione. Nei giorni scorsi si era invece creduto che l'asilo destinato a Comacchio sarebbe sorto a Venezia causa difficoltà sorte per l'ottenimento del terreno su cui elevare la costruzione. Non si conosce ancora quando i lavori inizieranno, ma si ritiene che ciò sarà imminente. La nuova istituzione porterà notevolissimi frutti poiché tanta è a Comacchio l'infanzia bisognevole di assistenza.(2)

Tanta era l'importanza che rivestiva per la popolazione la realizzazione di quest'opera che al Comune di Comacchio non rimase altro che negoziare con l'avv. Giuseppe Patrignani l'acquisto dei terreni al di là del porto-canale, a "trattativa privata", motivando così la decisione:

L'amministrazione comunale ha ritenuto opportuno tenere questa linea di condotta per evitare il pericolo che l'E.N.A.O.L.I ed il consorzio fra gli Enti Pubblici della Provincia di Ferrara per la gestione delle Colonie climatiche, non potendo attendere l'esito del giudizio in cassazione, insediassero altrove le loro istituzioni: e ciò con grave danno balneare ed industriale di Porto Garibaldi e per l'interesse generale del Comune di Comacchio il quale si trova perciò a dover sacrificare le proprie ragioni di fronte ad uno stato di necessità.(3)

Le condizioni della transazione furono: il ritiro del ricorso in Cassazione e la corresponsione di lire 2.500.000 all'avv. Patrignani per l'acquisto di tre lotti di terreno contigui, della superficie complessiva di ha 12.22.14. Il Comune di Comacchio contrasse un mutuo per l'importo necessario all'acquisto del terreno presso la Cassa di Risparmio di Ferrara, dopo il diniego ricevuto dalla Cassa Depositi e Prestiti.

L'appezzamento aveva un fronte di metri 947,70 sul porto-canale e di metri 396,70 sul litorale. Successivamente il Comune di Comacchio cedette ha 4.11.00 all'E.N.A.O.L.I. e ha 1.94.94 al Consorzio Enti Pubblici della Provincia di Ferrara per la gestione delle Colonie Marine Climatiche. I restanti ha 6.16.20 rimasero al Comune di Comacchio, il quale si obbligava a costruire entro il 1952 una strada ghiaiata dal passo natante sul canale Pallotta, lungo il canale del porto fino al confine demaniale, nonché la costruzione di due strade trasversali, distanziate tra loro 60 metri, della lunghezza di metri 700 entro e al di là del proprio lotto. La stampa seguì con grande interesse e partecipazione il procedere dei lavori per la realizzazione del collegio-asilo dell'E.N.A.O.L.I.

L'Istituto avrà una cubatura di mc. 44.864 su un'area di 35 mila mq. potrà accogliere con ammissioni graduali, 200 ragazzi provenienti prevalentemente dalle città marinare del nostro paese. I vari laboratori a partire dall'officina motori, reparto elettrico, alla torneria, alla fucina e la sala nautica serviranno a preparare uomini addestrati e sicuri alla vita marinara.

Dalla «Gazzetta Padana» del febbraio 1952:

L'edificio sarà imponente, sia per mole che per le funzioni che andrà a svolgere e sorgerà in una ridente zona del lido di Porto Garibaldi. Il Comune, consapevole dell'alto scopo sociale dell'opera ha offerto l'appezzamento del terreno.(5)___

PORTO GARIBALDI primi anni'50 il Lido degli Estensi non esisteva ancora, era in costruzione l'Istituto ENAOLI. Dicono che dall'altra parte del molo c'erano delle conchiglie bellissime,  In queste terre si coltivavano i vitigni che davano il vino di bosco ...unico vino rosso che si sposa con l'anguilla ai ferri !

Dalla «Gazzetta Padana» dell'aprile 1952:

Il dado è tratto. La macchina della solidarietà si è messa in movimento e da essa ne beneficeranno gli orfani dei lavoratori e l'infanzia indigente ed abbisognevole di cure. Due opere di grande rilievo stanno per essere realizzate. Si tratta del collegio-asilo che a cura dell'ENAOLI, sorgerà quanto prima in una posizione ideale di Porto Garibaldi. Dotato di ogni comodità e attrezzato per curare una adeguata preparazione morale e professionale. […]. Il Comune di Comacchio ha già approvato il provvedimento di cessione della superficie occorrente. Si aspetta soltanto e con giustificata impazienza l'ora del fecondo «via». Sarà quel giorno una data da segnare nell'albo della bontà, perché di quella bontà godranno gli immancabili benefici una categoria non trascurabile di ragazzi privati degli affetti più cari. Sempre nella zona di Porto Garibaldi, il Comune di Comacchio ha offerto una sufficiente area fabbricabile al Consorzio Provinciale per le Colonie climatiche il quale si è assunto l'impegno di costruire un modernissimo edificio dotato di impianti igienico-sanitari. Anche questi lavori saranno iniziati presto.(6)

Per accedere al nuovo Istituto Marinaro dell'E.N.A.O.L.I., nel 1953, venne realizzata a cura del Genio Civile Opere Marittime di Venezia, a lato del porto-canale, una strada dal passo natante sul canale Pallotta fino al confine demaniale. Durante la costruzione del grande complesso, uno degli ostacoli più difficili da affrontare fu quello relativo alla mancanza, in questa zona, della corrente elettrica. L'elettricità, infatti, fu portata da Porto Garibaldi attraverso cavi collocati dalla Società Adriatica di Elettricità (S.A.D.E.) sotto il porto-canale.

La strada di accesso all'Istituto Marinaro dell'E.N.A.O.L.I. costruita a fianco del porto-canale.

Veduta aerea del Porto anno 1956, Porto Garibaldi paese di mare con un porto in grado di ospitare uno dei centri pescherecci più importanti dell'Adriatico oltre a nota zona balneare.

Porto Garibaldi-primi anno 1956 - me lo ricordo PortoGaribaldi con solo due dighe, nelle cui estremità si prendevano cefali e anguille di una certa mole.

Veduta aerea di Porto Garibaldi nel 1956. Quanta campagna c'era allora!!! Pochissime case e pochi Viali. Anche il Lido degli Estensi allora non c'era, o si stava iniziando a costruirlo

Traghetto  Porto Garibaldi / Lido degli Estensi

Con la costruzione dell’istituto marinaro E.N.A.O.L.I. a Lido degli Estensi negli anni ‘50, vi era la necessità di traghettare gli operai nel grande cantiere del nuovo edificio. In questi anni, su una piccola imbarcazione, la prima si chiamava PINA poi verranno la MARINELLA che in una notte d’inverno causa un ormeggio imperfetto se ne andrà verso il mare senza più essere ritrovata e l’EMMA, traghettatori ormai entrati nella leggenda popolare come "Renzo Alberi",“Tappeti”, “Manghén” ed altri, con l’ausilio di un remo(paradel), hanno traghettato migliaia di persone (gente del posto, turisti, studenti della scuola marinara e tante biciclette), fino a diventare uno degli elementi più caratteristici della località.                                                                                                  In caso di maltempo, la presenza di una fune garantiva egualmente il passaggio da una sponda all’altra del canale “Pallotta”.  

Marinai dell'istituto marinaro sul traghetto EMMA da Lido degli Estensi a Porto Garibaldi sul canale Pallotta.  Nel riquadro Renzo Alberi in una recente foto al circolo ANMI.    *  Magnavacca.  Storie di un lungo viaggio   *  

Visita all'Enaoli, 5 marzo 1957 - sullo sfondo il molo di Porto Garibaldi. Seminario vescovile di Comacchio, presso Lido degli Estensi a bordo del traghetto  MARINELLA che in una notte d'inverno male ormeggiata se ne andrà verso il mare e non sarà più ritrovata.

Al termine della strada si trovavano i cosiddetti "denti di drago", un particolare tipo di difesa anticarro realizzata dall'esercito tedesco.

 

 

Nel 1955, il grandioso complesso dell'E.N.A.O.L.I. era quasi ultimato. L'Istituto era dotato di una torretta che serviva per le segnalazioni marittime con bandiere ed altri sistemi e nella quale era stata installata una stazione meteorologica. Inoltre nel cortile era stata installata un'alta antenna per le trasmissioni radio.

Finalmente, dopo anni di lavori e una lunga serie di rinvii, il 1 dicembre 1956 avvenne l'inaugurazione ufficiale dell'Istituto Marinaro dell'E.N.A.O.L.I. di Porto Garibaldi. Situato in un'invidiabile posizione, a poca distanza dal mare e circondato da una meravigliosa pineta all'epoca venne considerato uno tra i più moderni e razionali realizzati in d'Italia.

Dalla «Gazzetta Padana»:

Ieri mattina, alla presenza del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, on. Ezio Vigorelli, è stato inaugurato a Porto Garibaldi, l'Istituto Marinaro realizzato dell'Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani con il concorso dei fondi raccolti dalla RAI nel Natale del 1950 a mezzo della «Catena della Fraternità» in favore dei mutilati italiani. Così, infatti, quello che sembrava essere una meravigliosa istituzione da realizzarsi nel Ferrarese – e in modo particolare proprio nella zona di Comacchio ove più di altra parte se ne sentiva il bisogno – è divenuta oggi grazia a quelle elargizioni e all'interessamento del Governo, una tangibile realtà. L'istituto, che ha una cubatura di mc. 44.684 su un'area di 35 mila mq. Potrà accogliere con ammissioni graduali, duecento orfani provenienti quasi esclusivamente dalle città marinare.

Erano presenti oltre all'on. Ezio Vigorelli, che ha tagliato il nastro inaugurale, il Prefetto di Ferrara dott. Paolo Bellisario, il Vescovo di Comacchio mons. Giovanni Mocellini, il Questore dott. Giuseppe Mazza, il mag. Onorio Carlesino in rappresentanza del Ministro della Marina e – per l'Istituto ENAOLI – il Presidente prof. Emilio Giacconi e il Direttore cap. Aroldo Piccotti e numerose altre autorità. Dopo la visita ai locali, alle aule, ai dormitori, i graditi ospiti si sono soffermati nelle palestre e nei refettori ove hanno potuto constatare i moderni e razionali impianti rispondenti a tutte le esigenze delle comunità giovanili, dispensando inoltre vivi elogi per apparecchiature delle officine, della sala macchine, della fonderia e della sala nautica, un vero piccolo gioiello. Vivo interessamento ha poi destato il laboratorio per la lavorazione e la conservazione del pesce. Le autorità sono state, quindi accompagnate nella sala– teatro dove il Presidente del Collegio ENAOLI ha porto il saluto agli ospiti ricordando la benemerita missione dell'istituto e sottolineando il suo fine. «Da queste aule – ha detto il prof. Giacconi – usciranno veri uomini addestrati e sicuri alla vita marinara». Fra gli applausi di tutti i convenuti e quelli festosi degli «enaolini» presenti in sala, il Presidente ha annunciato che «sono stati concessi all'ENAOLI un centinaio di ettari di terreno nei pressi della millenaria Abbazia di Pomposa». «Su quell'area – ha concluso il Presidente – sorgerà un nuovo istituto. Un istituto destinato ad accogliere nuovi giovani desiderosi di iniziare la carriera sul mare».

L'on. Vigorelli si è associato agli applausi e ha detto: «assicuro che non è fatica per me aiutare la vostra famiglia, ma è commozione intensa perché, sappiate ragazzi, ch'io vi porto sempre nel cuore e vi seguo. Questa istituzione è la più bella e la più nobile che sia mai germogliata. Rivolgiamo quindi un caloroso saluto al Presidente del Consiglio e della Repubblica per questo successo». Mentre gli applausi scrosciavano ancora nella sala-teatro, l'on. Vigorelli rivolgendosi agli enaolini ha affermato: «tutto sarà fatto per voi ed io – posso assicurarvi - vi sarò sempre vicino». Nel corso della cerimonia è stata offerta una bandiera (con gli antichi quattro stemmi delle gloriose repubbliche marinare) al Collegio da parte della Cooperativa pescatori della Campania.

Come è noto, l'Istituto ENAOLI cura la formazione di meccanici navali di prima e seconda classe e di padroni marittimi per la pesca. Tali qualifiche verranno raggiunte in sette anni di corso teorico-pratico. Inoltre, saranno perseguite le specializzazioni complementari di frigoristi, conservieri, retieri ecc. Per la realizzazione dell'edificio sono stati impiegati 127 milioni di lire, milioni questi che – come si è detto – sono stati ricavati dall'appello natalizio del 1950 dalla Radio Italiana. Oggi, il Collegio Marinaro ospita 120 ragazzi per lo più giunti dall'Italia meridionale, ma è cosa certa che nel giro di pochi mesi il numero dei collegiali aumenterà e fra questi, è augurabile sperare che figurino molti anche della nostra provincia.(9)

1 dicembre 1956 – Foto della cerimonia di inaugurazione dell'Istituto Marinaro dell'E.N.A.O.L.I. Da sinistra, il Presidente dell'E.N.A.O.L.I. prof. Emilio Giaccone, il prefetto di Ferrara dott. Paolo Bellisario, il mag. Onorio Carlesino, l'on. Ezio Vigorelli, che ha tagliato il nastro, il vescovo di Comacchio mons. Giovanni Mocellini e il questore di Ferrara dott. Giuseppe Mazza.

L'Istituto Marinaro dell'E.N.A.O.L.I. nel 1956.

Nel 1959, con una manifestazione particolarmente significativa, alla quale presenziò il Ministro del Lavoro on. Benigno Zaccagnini, venne consegnato ufficialmente all'Istituto il motopeschereccio "M. Grazia Z.", appositamente commissionato affinché la formazione degli allievi potesse contemplare quell'addestramento pratico indispensabile quando si tratta di avviare i giovani alla vita sul mare.

Ill peschereccio M. Grazia Zaccagni all'inaugurazione durante il passaggio nel canale Pallotta davanti alla scuola marinara di Lido degli Estensi.

 

 Porto Garibaldi, porto canale, rientro con imbarcazioni degli allievi della Scuola marinara

La scuola marinara di Porto Garibaldi comprende, oltre il peschereccio MARIA GRAZIA Z., la motolancia MONTEVERDE, le lance a remi COTILIA e BELMONTE e altre imbarcazioni più piccole.

Chiesa di S. Paolo a Lido degli Estensi  1961


La posa della prima pietra nella Domenica del 1 Ottobre 1961 alle ore 16.30 della chiesa di S. Paolo apostolo al Lido degli Estensi.
Il vescovo Mons. Mocellini aveva invitato la gente e le autorità a partecipare a quel momento importante. Era presente l'on. Zaccagnini, Ministro dei Lavori Pubblici, che si era interessato per ottenere dallo Stato italiano il finanziamento per la costruzione della chiesa.
Al centro Primo Bellotti, della Società Sites di Comacchio, che ha allestito il cantiere per la posa della prima pietra.
Sullo sfondo i marinaretti della scuola nautica Enaoli.
Presenti la contessa Paola Pasolini (vestita di bianco) e Anna Zaccagnini.
 

Ill vescovo di Comacchio mons. Giovanni Mocellini firma la pergamena che sarà messa nella prima pietra della chiesa. Lo aiuta nella firma Primo Bellotti.
Subito dietro, da sinistra: il sindaco di Comacchio Vito Secondo
Peretti; il prefetto di Ferrara ; il canonico don Giulio Buzzi e il Ministro dei Lavori Pubblici onorevole Benigno Zaccagnini.
Sotto l'on. Benigno Zaccagnini firma la pergamena, aiutato da Primo
Bellotti. .
A destra: la Signora Anna Zaccagnini e l'architetto Saul
Bravetti e gli allievi della scuola marinara.   * dal sito della chiesa *

L'Istituto Marinaro dell'E.N.A.O.L.I. nel 1966.

 Porto Garibaldi – Marzo 1966
Un bel gruppo di padroni marittimi, elettricisti di bordo e motoristi navali all’ultimo anno di formazione nella scuola marinara di Porto Garibaldi, ormai sono uomini addestrati e sicuri pronti alle avversità della vita in mare.
Al centro il presidente dell’Enaoli Emilio Giaccone, il Sig. Banzi, il direttore della scuola Mario Vecchio e il padre sipirituale Don Pietro.

 


 

Al centro il presidente dell’Enaoli Emilio Giaccone, il Sig. Banzi, il direttore della scuola Mario Vecchio e il padre sipirituale Don Pietro. In questo gruppo c'è anche il sottoscritto,  in prima fila, il secondo seduto, partendo da destra.

Noi eravamo quesi! Motoristi navali a Porto Garibaldi dal 1963 al 1966. Una bella squadra.

Fine di una storia

L'Istituto Marinaro terminò la propria attività negli anni settanta e le strutture dell'E.N.A.O.L.I. passarono alla Regione, la quale stabilì di utilizzarle come sede del nuovo complesso scolastico del Lido degli Estensi. Inaugurato il 22 febbraio 1980, comprendeva la scuola materna, le elementari, le medie, l'Istituto professionale per l'industria e artigianato Ercole I d'Este (sede staccata di Ferrara) e l'Istituto commerciale ed alberghiero Einaudi.

Il 1 Agosto 1972 viene a mancare improvvisamente anche il professor Emilio Giaccone mentre trascorre le vacanze a Vaie in Val di Susa(TO), suo paese Natale dove era nato nel 1902.

1  La legge n. 327 del 23/3/1948 istitutiva dell'Ente Nazionale Assistenza Orfani dei Lavoratori Italiani, affidava a tale ente compiti assistenziali a favore degli orfani fino al diciottesimo anno di età. Tali compiti furono estesi con legge n. 1094 del 31/10/1967 fino al ventunesimo anno ed eccezionalmente fino al ventiseiesimo anno di età.

2  Sorgerà a Porto Garibaldi l'asilo della "Catena della Fraternità", in «Gazzetta Padana» del 5/9/1951.

3  ASCC, Delibera Consiglio Comunale n° 81 del 11/11/1951.

4  La donazione del terreno al Consorzio fra gli Enti Pubblici della Provincia di Ferrara per la gestione delle Colonie Climatiche fu stabilita il 2/5/1954. Essa era subordinata alla costruzione, da parte del donatario, di una colonia marina della capacità ricettiva di 450-500 letti monoposto. ASCC, Delibera Consiglio Comunale n° 39 del 2/5/1954.

Malgrado l'interessamento del Comune e del Consorzio, il Genio Militare di Bologna non concesse l'autorizzazione per la rimozione della fascia anticarro e dei fortini esistenti su questo lotto di terreno, rendendo di conseguenza impossibile la costruzione dell'edificio della colonia marina. A seguito di tale impedimento, il Consorzio nella primavera del 1958 concesse il nulla osta per l'utilizzazione del terreno ad uso di campeggio estivo, autorizzando il Comune ad affittarlo a privati. ASCC, Delibera Giunta Municipale n° 151 del 12/4/1954.

Il Consorzio, perdurando questi impedimenti, decise di costruire la colonia marina, in località Lido di Pomposa, su terreno acquistato mediante permuta con l'area sita in località Lido degli Estensi. ASCC, Delibera Consiglio Comunale n° 79 del 23/8/1960.

5  Imminente l'inizio dei lavori per l'"Asilo della Fraternità", in «Gazzetta Padana» del 24/2/1952.

6  Fervore di solidarietà per gli orfani e l'infanzia, in «Gazzetta Padana» del 8/4/1952.

9   Inaugurato dal Ministro Vigorelli l'istituto marinaro dell'Enaoli, in «Gazzetta Padana» del 2/12/1956.

 

Foto Lido degli Estensi

 

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